martedì 23 settembre 2008


NeveBianca è un virtuale capovolto, come BiancaNeve, come poesia reale, favola, in cui lo spazio è immateriale e per questo provvisto di sensi: caldo/freddo. Neve calda come Neve Bianca è una realtà diversa dal quotidiano, non catalogabile nei cliché del reale.

Neve bianca come White Snow, come alterazione di senso, come termo–scultura, come superficie ricca di metafore, come gioco dell’irreale nel reale. Bianca come ultra-colore, come cristallo di ghiaccio, perfetta ma frammento, come contrasto. Come virtuale reale e presente, che non chiude ma apre, non significa ma stimola.
Come bellezza nel suo senso puro e candido, irraggiungibile, eppure “sensitivamente” presente.

Nessun commento: